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Quando terminiamo una valutazione del sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, se il risultato non è accettabile, dobbiamo procedere a determinare le modalità di riduzione. Qualora misure tecniche non fossero applicabili, dobbiamo procedere alla riduzione mediante turnazione delle persone su compiti diversi. Per quantificare il beneficio, si utilizzano le formule previste per la checklist OCRA in versione multitasking, ovvero multicompito.

Tuttavia, gli effetti positivi che possiamo ottenere sugli indici variano a secondo del tempo di svolgimento continuativo del singolo compito. Vediamo perché.

Le metodologie per il calcolo nel caso del multitasking

La ISO/TR 12295:2014 riporta, al punto C.4, un aggiornamento di integrazione alla norma UNI ISO 11228-3:2009, inserendo la possibilità di effettuare la valutazione, mediante checklist OCRA, anche in situazioni dove siano presenti più compiti diversi svolti nell’arco della giornata lavorativa. La norma parla di checklist OCRA multitasking, in accordo con quanto già previsto per il sovraccarico del rachide in caso di sollevamento di carichi.

La norma propone due formule diverse a seconda che la rotazione dei compiti avvenga con una frequenza di ALMENO 1 volta ogni 90 minuti o quando la frequenza è diversa. Nel primo caso, abbiamo una sorta di media pesata sulla percentuale di svolgimento del singolo compito nell’arco della giornata, mentre, nel secondo caso, abbiamo un punteggio complessivo che, in analogia con quanto succede con l’approccio multitasking nell’applicazione del metodo NIOSH, riportato nell’Applicational manual revised edition del 1993 del NIOSH, poi riportato nella nuova edizione della norma UNI ISO 11228-1:2022, che prevede di partire dal compito con indice peggiore e sommare un fattore derivante dagli altri compiti.

Quindi, qualora io preveda una turnazione tra i compiti che preveda di svolgere quel compito per più di 90 minuti continuativi, la turnazione avrebbe un effetto di riduzione solo legato al minor tempo di svolgimento del compito ma si avrebbe, comunque, che il compito con il punteggio maggiore sarebbe la base di calcolo dal quale derivare il punteggio giornaliero.

Le formule per il calcolo del punteggio della checklist OCRA multitasking

Approccio 1: svolgimento del compito per meno di 90 minuti prima di passare al successivo

Checklist OCRA multitasking - per compiti svolti per meno di 90 minuti

Approccio 2: svolgimento del compito per più di 90 minuti prima di passare al successivo

Checklist OCRA multitasking - per compiti svolti per più di 90 minuti

Come si vede dalle formule, nel caso del primo approccio io ho due effetti della turnazione:

1. riduzione della durata del singolo compito, quindi del punteggio intrinseco del compito stesso;

2. ogni punteggio, viene “ridotto” ulteriormente in maniera proporzionale alla percentuale del singolo compito rispetto ai compiti svolti nell’arco della giornata.

Nel caso del secondo approccio, invece, il valore giornaliero deriva dal compito peggiore che, rispetto alla situazione legata allo svolgere lo stesso compito tutto il giorno, sarà inferiore ma, comunque, non subisce gli effetti della percentuale di tempo rispetto alla somma delle durate di tutti i compiti, come nel primo approccio. Quindi, scegliendo di turnare tra le postazioni con una frequenza inferiore a 1 volta ogni 90 minuti, si ha che l’indice giornaliero non potrà che essere MAGGIORE del peggiore indice calcolato sul singolo compito.

Conclusioni

Ne deriva che il miglioramento del livello di rischio svolgendo il singolo compito per meno di 90 minuti continuativamente nell’arco della giornata, porta ad un miglioramento degli indici estremamente più elevato rispetto ad una turnazione inferiore.

Per ulteriori informazioni, puoi contattare i nostri tecnici

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