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Noi dello Studio S.T.I.  siamo stati coinvolti in questi giorni come consulenti sulla sicurezza sul posto di lavoro e come RSPP per dare la nostra opinione sull’emergenza Coronavirus. Abbiamo scelto di raccogliere qualche informazione per tutti i nostri colleghi ed i nostri clienti e magari togliere così qualche dubbio.

Che cos’è il Coronavirus?

Si definisce Coronavirus una famiglia di virus che causa patologie respiratorie dalla più comune influenza alla più severa sindrome respiratoria. Esistono ad oggi sette tipi di coronavirus capaci di infettare l’uomo, e quello che oggi sta creando l’emergenza è un nuovo ceppo virale chiamato nCoV. La malattia provocata da questo nuovo Coronavirus ha preso il nome di COVID-19 (CO sta per corona, VI per virus, D per disease (malattia) e 19 è l’anno in cui si è manifestata). I sintomi che può dare sono riportati nell’immagine sottostante

Quali sono le misure di prevenzione e di protezione che sono state messe in atto a livello nazionale?

Ad oggi, 24/02/2020, le misure precauzionali possono essere riassunte nel documento di raccomandazioni della Ministero della Salute:

Ogni Regione ha facoltà di deliberare anche misure più cautelative: le regioni del nord Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, …) in intesa con il Ministero della Salute, hanno adottato misure straordinarie per il contenimento della diffusione del COVID-19. Regione Piemonte in particolare ha deliberato misure quali:

  • – Sospensione delle manifestazioni o iniziative che comportino l’afflusso di pubblico e che quindi possano determinare un rischio sanitario (fiere, sagre, attrazioni, lunapark, concerti, eventi sportivi, attività di spettacolo, teatri, cinema, sale da ballo, locali di intrattenimento). Non sono comprese le attività che attengono all’ordinario svolgimento della pratica di corsi sportivi ed amatoriali escludendo l’utilizzo di spogliatoi e docce, salvo l’utilizzo dei servizi igienici.
  • – Chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole nonché di corsi professionali ed universitari
  • – Sospensione dei servizi di apertura al pubblico di musei e altri istituti e luoghi di cultura
  • – Sospensione dei viaggi di istruzione
  • – Non sono sospesi i centri linguistici privati, i centri musicali privi di afflusso di pubblico e le scuole guida
  • – Previsione dell’obbligo di comunicazione al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente per gli individui che abbiano fatto ingresso in Piemonte da zone identificate a rischio epidemiologico dall’OMS
  • – Non sono sospese le attività economiche, agricole, produttive, sanitarie e socio-sanitarie, commerciali e di servizio, ivi compresi i pubblici esercizi, le mense, i dormitori di pubblica utilità, i mercati.
  • – Non sono sospese le celebrazioni di matrimoni ed esequie civili e religiose, a condizione di permettere la partecipazione ai soli famigliari. Si ritiene consigliabile l’esecuzione delle funzioni all’aperto

Questa situazione è in rapido aggiornamento, e ogni Regione ha facoltà di aumentare tali misure o diminuirle. Al momento la Regione Lombardia, in particolare la zona del Lodigiano è quella con le misure più restrittive.

Il Datore di Lavoro deve aggiornare la valutazione dei rischi?

All’art. 17 de D.Lgs. 81/08 si dispone che il Datore di Lavoro abbia l’obbligo non delegabile alla “valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’art. 28”. Il punto quindi è: il coronavirus è da citare tra i rischi ambientali? Probabilmente nel nostro DVR saranno già inclusi rischi legati alla presenza di persone nei nostri luoghi di lavoro. Il coronavirus è da ritenersi un rischio occupazionale? In questo caso il nostro DVR dovrebbe già prevedere una relazione sul rischio biologico e probabilmente una procedura da adottare in casi di necessità.

A meno che non ci siano delle variazioni particolari non dovrebbe essere necessario aggiornare alcuna valutazione. Nulla vieta di predisporre delle procedure aggiuntive per far fronte alle indicazioni del Ministero e della Regione e proporre momenti di informazione ai lavoratori.

Quali indicazioni possiamo dare?

Di sicuro le indicazioni di buon senso:

  • – Ricordare che è fondamentale lavarsi spesso le mani, come da linee guida OMS

  • – Chiamare il 112 per ogni caso sospetto, in particolare persona con:
    • Febbre superiore a 37,5°C
    • Tosse
    • Sintomi influenzali
    • Difficoltà respiratorie
    • Storia di viaggi o residenza in Cina / contatto stretto con casi confermati o probabili di infezioni da Coronavirus
  • – Per tutte le realtà sanitarie e assistenziali predisporre protocolli di sanificazione (che probabilmente saranno già in essere) e corretta informazione a lavoratori e utenti
  • – Per ogni sospetto è stato attivato il numero di pubblica utilità 1500

Fonti:

Raccomandazioni del Ministero della Salute

FAQ – Nuovo Coronavirus COVID-19 http://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/dettaglioFaqMalattieInfettive.jsp?lingua=italiano&id=228

Ordinanza contingibile e urgente n°1 – Ministero della Salute di Intesa con il Presidente della Regione Piemonte “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”

“Chiarimenti applicativi in merito all’Ordinanza contingibile ed urgente n°1 de Ministero della Salute, d’Intesa con il Presidente della Regione Piemonte”

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