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Con il DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2011, n. 162 attuazione della direttiva 2009/31/CE in materia di stoccaggio geologico del biossido di carbonio, nonche’ modifica delle direttive 85/337/CEE, 2000/60/CE, 2001/80/CE, 2004/35/CE, 2006/12/CE, 2008/1/CE e del Regolamento (CE) n. 1013/2006, lo stato italiano ha indicato un nuovo tipo di tecnologia finalizzata a contribuire alla lotta al cambiamento climatico attraverso la riduzione delle emissioni in atmosfera di gas a effetto serra.
Il presente decreto stabilisce un quadro di misure volte a garantire lo stoccaggio geologico di CO2 in formazioni geologiche idonee.

Che cosa è lo stoccaggio geologico (o confinamento geologico)di CO2 ?
Comunemente chiamato CCS (Capture and Capture Sequestration) consiste nella cattura di grandi quantitativi di CO2 dagli impianti di emissione e la sua immissione sotto forma liquida a 80 bar di pressione in serbatoi profondi oltre gli 800 m (con serbatoi profondi si intendono livelli geologici permeati da acqua non dolce, non interessati da opere antropiche quali pozzi, uniformi e privi di dislocazioni tettoniche come fratture o faglie).
In Europa, il più grande progetto realizzato, si trova nel Mare del Nord, dove circa un milione di tonnellate di CO2 vengono stoccate a più di 800m di profondità.
Sul territorio italiano sono in via di definizione una serie di progetti portati avanti dalla collaborazione “ENI- ENEL”.
In Piemonte sono stati individuate tre aree potenzialmente interessate (Bacino di Savigliano, Bacino di Alessandria e Bacino Padano), ma per ora nulla è stato ancora portato avanti.

Attualmente sono ancora molti i problemi legati a questo tipo tecnologica, soprattutto gli alti costi di esercizio e mantenimento, oltre al costo di trasporto della CO2 e all’accettabilità da parte dell’opinione pubblica. Pur tuttavia, poiché le fonti fossili rimarranno ancora protagoniste sullo scenario mondiale per decenni, occorre agire subito ed in molteplici modi sulla riduzione delle emissioni di CO2 .
La cattura e il confinamento della CO2 rappresentano una delle migliori opzioni per la riduzione delle emissioni in atmosfera in attesa dell’impiego di nuove fonti energetiche, comunque necessarie a causa dell’impossibilità di abbattere totalmente le ingenti emissioni della CO2 in atmosfera.

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