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I serramenti tagliafuoco sono una misure di protezione antincendio importantissima, poichè permettono la separazione (compartimentazione) di aree diverse afficnhè, eventuali incendi, non si propaghino da una zona all’altra dell’edificio aumentando i danni che producono.

I serramenti tagliafuoco, in particolare le porte, inserite all’interno di pareti tagliafuoco di livello coerente, sono l’unico strumento che può arginare i danni quando l’incendio raggiunge il flashover, non potendo più intervenire con i mezzi di estinzione.

Le strutture tagliafuoco sono caratterizzate da caratteristiche riassunte dalla sigla REI:

R = capacità strutturale. La struttura (porta+parete), in caso di incendio (attraverso prove di laboratorio che sottopongono l’elemento ad un incendio con curva di incendio nominale e non quella reale) deve resistere per almeno X minuti;

E = ermeticità. La struttura, deve impedire che la stessa venga attraversata da fumi, vapori, gas e fiamme per almeno X minuti;

I = isolamento. Il lato opposto rispetto a quello investito dall’incendio, non subirà aumenti di temperatura significativi per almeno X minuti.

I minuti, per i quali la struttura garantisce il mantenimento delle performance sopra indicate, è dato dal numero che segue la sigla REI e può 30, 60, 90, 120, 240.

Le strutture tagliafuoco, però, devono essere mantenute e controllate al fine di mantenere le loro caratteristiche così importanti.

Chi è che risponde della loro manutenzione?

Il Decreto Ministeriale 10/03/1998 all’articolo 3 comma 1 lettera e prevede che

Il DATORE DI LAVORO adotta le misure finalizzate a […] garantire l’efficienza dei sistemi di protezione antincendio secondo i criteri di cui all’allegato VI

Al punto 6.3, vengono riportati elementi significativi su cui porre l’attenzione per quanto concerne le porte e, in particolare, quelle resistenti al fuoco:

Particolare attenzione deve essere dedicata ai serramenti delle porte.
Tutte le porte resistenti al fuoco devono essere regolarmente controllate per assicurarsi che non sussistano danneggiamenti e che chiudano regolarmente.
Qualora siano previsti dispositivi di autochiusura, il controllo deve assicurare che la porta ruoti liberamente e che il dispositivo di autochiusura operi effettivamente.
Le porte munite di dispositivi di chiusura automatici devono essere controllate periodicamente per assicurare che i dispositivi siano efficienti e che le porte si chiudano perfettamente.
Tali porte devono essere tenute libere da ostruzioni.
[…]
Tutte le misure antincendio previste per migliorare la sicurezza delle vie di uscita, quali per esempio gli impianti di evacuazione fumo, devono essere verificati secondo le norme di buona tecnica e manutenzionati da persona competente.

Lo stesso D.M. 10/03/1998, all’articolo 4 “Controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio” specifica che:

1. Gli interventi di manutenzione ed i controlli sugli impianti e sulle attrezzature di protezione antincendio sono effettuati nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, delle norme di buona tecnica emanate dagli organismi di normalizzazione nazionali o europei o, in assenza dì dette norme di buona tecnica, delle istruzioni fornite dal fabbricante e/o dall’installatore.

Ne deriva che, le norme tecniche applicabili, hanno un valore di cogenza e non sono solo volontarie.

La norma tecnica di riferimento: UNI EN 11473-1:2013

La UNI EN 11473-1:2013 definisce nel dettaglio le attività di manutenzione da effettuarsi per quanto concerne le porte tagliafuoco.

Questa prevede:

4.1 Compiti del titolare della attività
  • far posare correttamente la porta (secondo le istruzioni del produttore allineate alle indicazioni regolamentari e norme tecniche ove esistenti). Il posatore deve rilasciare dichiarazione di corretta posa in opera della porta; il responsabile dell’attività, effettuerà una controllo di presa in carico al momento della consegna della dichiarazione, verificando la veridicità di quanto dichiarato, applicando la checklist di cui al prospetto 3, riportata all’interno della scheda attrezzatura di AimSafe;
  • verificare l’efficienza della porta mediante un piano di sorveglianza (da parte di personale interno addestrato);
  • verificare l’efficienza della porta mediante un piano di manutenzione ordinaria periodica (da parte di personale qualificato).

Cosa rientra nella manutenzione?

L’attività di manutenzione si compone di queste operazioni:

  1. Presa in carico: si tratta dei controlli da fare alla firma del contratto per l’affidamento dell’attività di manutenzione. E’ volta a valutare nel dettaglio lo stato attuale delle porte tagliafuoco in vista delle attività di manutenzione da eseguire;
  2. Sorveglianza: è un’attività di controllo visivo volta a valutare lo stato generale della porta. Viene effettuata da personale interno e registrata in un registro dei controlli interno. La periodicità e le attività ricomprese sono da definirsi in base alla valutazione dei rischi;
  3. Controllo periodico: viene effettuato almeno 2 volte all’anno con cadenza semestrale. Prevede un controllo più approfondito e la compilazione del rapporto di intervento, con aggiornamento del cartellino. Il controllo deve essere svolto da “persona competente e qualificata incaricata dall’azienda di manutenzione”;
  4. Manutenzione ordinaria: sono le attività che vengono effettuate direttamente in loco e richiedono strumenti di uso comune tra cui sono ricomprese le sostituzioni di componenti della porta. Dell’attività deve risultare un rapporto di intervento mentre, in caso di sostituzione, è necessario emettere una dichiarazione di corretta posa del componente sostituito;
  5. Manutenzione straordinaria: è una manutenzione che richiede lo spostamento della porta o l’uso di strumenti particolari o sostituzioni di intere parti.

Vengono, quindi, individuate, due situazioni legate al controllo delle porte tagliafuoco:

  1. Controllo semestrale: svolto da personale incaricato da un’azienda di manutenzione. Il punto 7.7 richiama gli interventi da effettuare ma che non è oggetto di questo articolo;
  2. Sorveglianza: è un’attività di controllo più blanda rispetto al punto precedente e richiede esclusivamente controlli visivi e funzionali, senza l’uso di strumenti e senza dover agire su regolazioni della porta.

Di seguito, le attività che la norma prevede per la sorveglianza:

  1. Verificare che le porte siano funzionanti ovvero che si aprano agevolmente e richiudano automaticamente;
  2. Verificare che le porte siano facilmente raggiungibili e attraversabili;
  3. Verificare che le porte siano segnalate, se previsto;
  4. Verificare che le porte non siano danneggiate o che abbiano subito modifiche;
  5. Verificare la presenza e compilazione del cartellino di manutenzione.

Registrazione della sorveglianza

La registrazione degli interventi di sorveglianza ha una duplice funzione:

a. dimostrare l’avvenuta sorveglianza;

b. monitorarne l’effettiva esecuzione.

Le modalità di registrazione non sono definite ma vanno decise in base alla valutazione dei rischi così come la periodicità della sorveglianza.

Come AimSafe può aiutare il datore di lavoro

Il modulo Attrezzature nasce per permettere il monitoraggio delle scadenze legate alle attrezzature e per la registrazione degli interventi necessari.

All’interno del vasto database di attrezzature, trovate anche “Porta tagliafuoco (UNI 11473-1:2013)” che riporta tutti i punti della norma opportunamente spiegati in maniera applicativa.

Grazie alla condivisione, potrete permettere all’azienda di manutenzione di registrare direttamente su AimSafe i controlli in modo da garantire che vengano svolti come previsto dalla norma tecnica.

Analogamente, potrete farlo con il personale interno incaricato della Sorveglianza. Niente più fogli volanti e difficoltà per comprendere la scrittura a mano.

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