Share Button

Il Portale Agenti Fisici, ha prodotto un rapporto tecnico, denominato: “Valutazione preliminare della protezione dalla radiazione Ultravioletta Solare offerta dagli indumenti di lavoro utilizzati da assistenti alla balneazione.”

Il rapporto inizia con indicazioni relative ai pericoli derivanti dall’esposizione a radiazioni ottiche naturali quali le radiazioni solari, in particolare, il rapporto indica che “La principale patologia fotoindotta è senz’altro il tumore della pelle ed in particolare i tumori della pelle non melanocitici. La radiazione Ultravioletta, sia di origine radiazione solare che artificiale, è nel gruppo dei cancerogeni
certi per l’uomo indicati dalla IARC – International Agency for Research on Cancer. (Gruppo 1).”
Nonostante le radiazioni ottiche naturali non sia incluse nelle prescrizioni di cui al Titolo VIII Capo V, rappresentando comunque un rischio per i lavoratori, devono essere adeguatamente valutate, seppur in assenza di limiti normativi, come capita invece per quelle artificiali. In questo caso, la valutazione del rischio non sarà volta anche alla verifica del rispetto dei livelli previsti dalla norma ma sarà esclusivamente finalizzato all’individuazione delle adeguate misure di prevenzione e protezione.

Sono state analizzate 9 tipi di magliette utilizzate dagli assistenti bagnanti sul territorio della Toscana. Queste, sono state fatte attraversare da radiazioni ottiche emesse mediante un bulbo, andando a rilevare quanto passava attraverso.
Dalle analisi emerge che tutti gli indumenti hanno determinato una riduzione delle radiazioni superiore al 90% che, rapportata all’intero spettro, si ipotizza che debba essere pari ad almeno il 85% delle radiazioni incidenti.

L’esposizione a maggior rischio si ha nelle ore centrali, quando l’incidenza è maggiore e, quindi, le zone più esposte al rischio sono le spalle. Le altre zone, che vengono “colpite” solo quando il Sole si trova inclinato verso l’alba o il tramonto, subiscono radiazioni di entità inferiore.

Dalle indagini effettuate emerge che:

  • i tessuti in cotone delle comuni maglie presentano un grado di protezione adeguato;
  • tessuti più spessi, per la presenza ad esempio di motivi, determina un’assorbimento maggiore;
  • la maggiore protezione delle spalle è misura ritenuta idonea per ridurre il rischio senza indurre un eccessivo discomfort determinato dall’uso di indumenti più pesanti su tutto il corpo.

Il documento è disponibile gratuitamente come allegato alla news all’indirizzo: https://www.aimsafe.it/static/news.php?pk_news=341

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *