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A 23 anni dalla messa al bando dell’amianto con la legge 257/92 l’amianto è ancora un grave problema da affrontare con determinazione e sollecitudine perché ancora largamente diffuso su tutto il territorio nazionale e continua ad uccidere non solo tra gli ex lavoratori ma anche tra i cittadini. In Piemonte l’ARPA ha individuato ben 87.000 siti contenenti amianto ed alla luce della validazione circa il 70% degli stessi risu lta contaminato dalla presenza del materiale killer . La stima in Italia delle vittime per neoplasie è di 4.000 decessi in Italia. Il Piemonte ha il primato negativo con l’apporto decisivo deii’Eternit (18 per cento del totale nazionale con 2849 casi di soli mesoteliomi), seguito dalla Lombardia (17,7%) e da lla Liguria (12%). Solo un minima parte dei siti è stata bonificata per molte ragioni, in primo luogo per carenza di risorse. Se non si compie un intervento massiccio e programmato stante il trend attuale accorreranno almeno 60 anni per liberare il nostro territorio. Inoltre è urgente individuare in Piemonte idonee discariche per lo smaltimento tanto è vero che oltre il 60% dell ‘amianto bonificato viene esportato all’estero.

Per queste ragioni ANCI Piemonte e CGIL CISL UIL Piemonte Chiedono al Governo l’immediata applicazione del Piano Nazionale Amianto che prevede interventi sulle bonifiche e sugli aspetti sanitari e di tutela sociale.

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